Come coltivare Aubrezia - Aubrieta nel tuo giardino

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DESCRIZIONE PIANTA

È una pianta perenne dalle origini europee. In Italia ne esistono una dozzina di specie.

DOMINIO: Eukaryota
DIVISIONE: Magnoliophyta
CLASSE: Magnoliopsida
ORDINE: Brassicales
FAMIGLIA: Cruciferae
GENERE: Aubretia

STORIA E CURIOSITÀ

L’Aubrezia è una pianta perenne dalle origini europee. In Italia ne esistono una dozzina di specie. Si coltiva senza alcun problema in vaso o in piena terra. È di piccole dimensioni e fiorisce nei mesi primaverili. Deve il suo nome a un naturalista francese, Claude Aubriet, molto noto per le sue illustrazioni su piante e animali. In Italia nella maggior parte dei vivai si trovano le perenni in piccoli vasi quadrati. È adatta per il giardino roccioso o per comporre bordure.
TERRENO

Substrato costituito da compostaggio e sabbia ben mescolati. La pianta preferisce un terreno sciolto, soffice e leggero.

TIPOLOGIA PIANTA

È una pianta erbacea, sempreverde, strisciante o ricadente. Non supera i 10 -15 cm di altezza. Le foglie sono opposte, piccole e tondeggianti dal colore grigioverde e coperte da una leggera peluria. I fiori sono piccoli, a grappoli di colore rosa, viola, azzurro, rosso o bianco. Si riproduce per semina, talea e propaggine. La semina avviene da febbraio a luglio.
ANNAFFIATURA

Moderata ma regolare; bisogna evitare i ristagni. Il terreno deve mantenere un grado di umidità adeguato. Se le annaffiature sono eccessive la pianta può essere colpita da marciume radicale.

ESPOSIZIONE

Questa pianta ha bisogno di essere esposta ai raggi diretti del sole per poter ottenere una fioritura abbondante. Si prestano i giardini rocciosi che permettono un'esposizione in pieno sole, con le radici all’ombra delle rocce.
MALATTIE E PARASSITI

L’Aubrieta non si ammala facilmente però si consiglia un trattamento di prevenzione verso la fine dell’inverno con un insetticida ad ampio spettro e con un fungicida a base di zolfo e rame. Questa pianta, se non si fa prevenzione, in primavera potrebbe essere attaccata da afidi e malattie fungine.