Informazioni sul FRUTTO e la RICETTA
I peperoni arrivano in Europa durante la prima metà del XVI secolo d.C. Il nome botanico, Capsicum, proviene o dalla parola latina ‘capsa’, che significa ‘scatola’, alludendo alla forma caratteristica del frutto che è cavo e vuoto all’interno oppure dalla parola greca ‘kapto’, ‘mordere avidamente’, che richiama la capacità dei peperoni di stimolare l’appetito.
La pianta del peperone ha bisogno di un terreno ricco di sostanza organica e possibilmente sabbioso. Il terreno per i peperoni richiede una vangatura profonda per favorire il drenaggio dell’acqua (possibilmente fino 40-50 cm).
La pianta del peperone inizia con un fiore, poi si ingrandisce, biforcandosi in due parti. All’aumentare della produzione di frutti ne diminuisce mano a mano la sua dimensione.
È necessario annaffiare il peperone frequentemente. Nel semenzaio, dovrete annaffiare ogni tre o quattro giorni, mentre in campo è sufficiente una copiosa irrigazione una volta a settimana.
Il peperone è una pianta che predilige i climi caldo-temperati. Per una coltivazione efficace del peperone, c'è bisogno di una temperatura che vada da un minimo di diciotto gradi notturni a un massimo di ventotto gradi diurni.
Il peperone può essere attaccato da malattie funginee come: verticilium, oidio, alternaria, fusarium o peronospora. In questi casi bisogna rimuovere rapidamente le piante o le parti malate della pianta, bruciandole o buttandole, mai lasciarle nel terreno o usarle per il compost.
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