Home › Consigli di flora › Idrocoltura: come coltivare le piante in acqua
L’idrocoltura è una tecnica agricola, attualmente molto utilizzata anche in ambito domestico, con la quale è possibile coltivare le piante attraverso l’uso dell’acqua e di uno strato profondo di palline di argilla espansa. Le palline di argilla sostituiscono l’abituale terriccio e svolgono il ruolo di sostegno, l’acqua quello del nutrimento. Con questo metodo possono essere coltivate tutte le piante, addirittura le piante grasse, che hanno un limitato bisogno di acqua.
Quali sono le piante più adatte all’idrocoltura
All’idrocoltura si prestano molto bene tutte le piante caratterizzate da foglie di origine tropicale, come le orchidee, con le quali si possono ottenere ottimi risultati. Tra le erbe aromatiche, la pianta del rosmarino è particolarmente adatta alla coltivazione in idrocoltura, partendo dalla talea. Inoltre si possono scegliere per l’idrocoltura anche piante decorative come Dracena, Calathea, Pothos o Ficus.
Come preparare il substrato per l’idrocoltura
Bisogna riempire il vaso per i due terzi della sua altezza con il substrato, poi si deve sistemare la pianta districando le radici e riempire gli spazi vacanti con lo stesso materiale del fondo. Per completare, aiutati con un bastoncino per spingere sul fondo le radici.
Tipi di vasi adatti all’idrocoltura
Per questa tecnica di coltivazione, i vasi trasparenti sono i più indicati e funzionali perché consentono di controllare la quantità d’acqua in rapporto alle radici, inoltre con l’acqua a vista risultano anche d’effetto ma bisogna tenerli ben puliti e lucidati. In alternativa, per i contenitori non trasparenti, bisogna usare l’indicatore di livello.
Una volta scelta la pianta e preparata con il substrato nel vaso più adatto, versa un misurino di fertilizzante specifico, copri d’acqua le radici per un terzo e lasciala così per un mesetto. Successivamente, con la diminuzione dell’acqua, le radici possono rimanere all’asciutto anche 1 o 2 giorni. Se non puoi prendertene cura, lascia 2 cm al di sotto del substrato e la pianta avrà un’autonomia di circa quindici giorni.
La scelta dell’idrocoltura può avere diversi benefici come la riduzione del rischio di parassiti e malattie, una maggiore ossigenazione delle radici, una crescita più veloce e certamente minore impegno nella cura della pianta.
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