La giuggiola, grande come un'oliva, è di colore verde-marrone o rosso scuro...
La giuggiola è particolarmente ricca di antiossidanti, in particolar modo di vitamina C e polifenoli. Viene consumata fresca o utilizzata per marmellate o bevande alcoliche. In cosmesi viene utilizzata per le maschere emolienti e idratanti per la pelle secca. Ha proprietà calmanti, lenitive e antiossidanti.
In Italia, solitamente si distinguono per la loro forma: a frutto lungo e frutto tondo. Nel mondo, esistono all'incirca un centinaio di varietà di giuggiole, molte delle quali sono selvatiche. Le varietà botaniche più note sono: Inermis Rehd., Carnosicalis Wang., Lageniformis Hort. e Tortuosa Hort.
La giuggiola, originaria dell'Africa settentrionale e della Siria, è stata importata dai romani, e diffusa dai veneziani soprattutto nella zona dei Colli Euganei. Il modo di dire "andare in brodo di giuggiole" deriva dal liquore composto dalle giuggiole appassite: l'espressione è data dallo stato di felicità che appunto viene provato quando una persona consuma questa bevanda.