L'origine latina del nome deriva da “fieno”...
L'origine latina del nome deriva da “fieno”, poiché le sue foglie gli assomigliano molto. È una pianta tipica della zona Mediterranea conosciuta sin dall'antichità, al tempo dei Greci.
La pianta del finocchio è perenne e può raggiungere i due metri di altezza. Le foglie sono verdi e in estate producono dei fiori gialli che si dispongono a ombrello.
Diffuso sin dall'antichità, i Romani lo esportarono poi in tutta Europa. In epoca medievale si usava per comporre dei mazzetti da sistemare sopra le porte per allontanare gli spiriti. Col passare del tempo divennero note le sue proprietà digestive, diuretiche e antinfiammatorie. Di recente scoperta è anche il suo uso per lavare i capelli che tendono ad ungersi, rendendoli più luminosi e profumati.
Il finocchio ha bisogno di un terreno ben concimato, fertile, umido e che sia drenante per evitare ristagni.
La pianta va irrigata costantemente, specie nella stagione calda.
Il finocchio necessità di un clima temperato, non troppo caldo e di circa 10-12 ore di luce; teme le gelate invernali,infatti si raccoglie in autunno/inverno.
I più frequenti sono: peronospora, xantomonas, sclerotinia, macaone.