La pianta del porro ha origine nella zona mediterranea, ma viene coltivata...
La pianta del porro ha origine nella zona mediterranea, ma viene coltivata anche in paesi con un clima più freddo. Si differenzia dalla cipolla perché il bulbo non cresce sotto terra.
Il porro è una pianta erbacea, i cui fiori sono bianco-verdastri e assumono una forma a ombrello durante l'estate, nel secondo anno di vita. La struttura è allungata, con foglie di colore verde che diventano più chiare verso il centro della pianta.
Coltivato principalmente nel mediterraneo, il porro è molto usato nella cucina araba e maghrebina, che ne impiegano anche le foglie (normalmente scartate nell'alimentazione). Molto ricco d’acqua e sali minerali come ferro,calcio e potassio è ottimo come depuratore per l’organismo. Contiene anche diverse vitamine (A,C e K le più importanti) dalle quali se ne trae beneficio per combattere l'anemia, stimolare il sistema immunitario e abbassare il colesterolo. Oggi viene coltivato nelle regioni italiane del Centro-Nord ma anche in Puglia.
Il porro si adatta bene a molti tipi di terreno, anche se è consigliabile la coltivazione in quelli ricchi di sostanza organica. Importante risulta la vangatura in quelle superfici molto argillose.
Nei periodi di siccità bisogna innaffiare il terreno per far sì che non diventi troppo arido.
La temperatura ideale per le prime settimane è di 13-15 gradi. La pianta resiste bene al freddo e, in genere, non ha bisogno di particolari accorgimenti.
Alcune malattie sono il marciume bianco, la ruggine, l'alternariosi e la peronospora. La pianta è soggetta anche agli attacchi delle larve della mosca della cipolla.