Come coltivare la pianta Daphne - Scelte per te giardino

DESCRIZIONE PIANTA

È un piccolo arbusto di facile coltivazione, il suo nome in greco significa “alloro”.

DOMINIO: Eukaryota
DIVISIONE: Magnoliophyta
CLASSE: Magnoliopsida
ORDINE: Myrtales
FAMIGLIA: Thymelaeaceae
GENERE: Daphne

STORIA E CURIOSITÀ

Il genere Daphne ha origini in Europa, Asia e Africa, si divide in due grandi gruppi: sempreverdi e a foglia caduca. Le specie sono una settantina circa tra erbacee suffruticose e arbusti. Il nome, di origine classica, è quello della ninfa che chiese di essere tramutata in pianta piuttosto che cedere alle attenzioni del dio Apollo.
TERRENO

Di facile coltivazione, richiede un terreno calcareo in posizioni fresche. Predilige terra umida, ma priva di ristagno idrico. Non ama rinvasi e trapianti e si sconsiglia la coltivazione in vaso. È necessario trovarle una posizione adatta ed evitare spostamenti.

TIPOLOGIA PIANTA

Si tratta di piccoli cespugli che variano dalle specie nane alpine che non superano i 15 cm di altezza fino alle specie più grandi che arrivano anche a 150 cm. Le foglie sono ovali, alterne, sempreverdi e coriacee o caduche. I fiori sono piccoli, costituiti da quattro sepali dal profumo intenso. La maggior parte delle specie sono adatte per il giardinaggio roccioso; le arbustive si prestano alla produzione di siepi, altre invece si prestano alla funzione di esemplare singolo.
ANNAFFIATURA

È consigliato annaffiarla regolarmente così da evitare che il terreno si secchi durante i periodi più caldi dell'anno. Tuttavia è vietato esagerare in quanto teme i ristagni idrici e si rischia di favorire marciumi radicali, spesso fatali per la pianta.

ESPOSIZIONE

Predilige posizioni semi ombreggiate; l'ideale sarebbe una giusta via di mezzo tra una buona insolazione (per i rami giovani e le foglie) e una giusta ombreggiatura (per la base della pianta e per le radici).
MALATTIE E PARASSITI

Solitamente non è soggetta a parassiti fatta eccezione per rari casi di afidi a primavera. Cessa di vivere per le seguenti ragioni: eccessivo calore e siccità, eccessive annaffiature.