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Storia e Curiosità

Il nome di questo fiore deriva dal greco Kròkos che significa “filo di tessuto” e fa riferimento agli stigmi del fiori nella specie Crocus Sativus. Se ingerito il Crocus risulta nocivo quindi è bene fare molta attenzione e coltivarlo solo per scopi decorativi. I fiori, molto odorosi, cominciano a spuntare a fine inverno nelle specie più precoci fino a tutta la primavera. L'infiorescenza è formata da un unico fiore (raramente anche 2 o più) che può essere bianco, blu, viola scuro, giallo o striato bianco-viola.

Terreno

Il Crocus gradisce il terreno leggero e abbastanza umido. Il momento più adatto per mettere a dimora questo bulbo è l'autunno.

Annaffiatura

Pur essendo questa pianta amante del terreno umido bisogna fare attenzione a non annaffiare abbondantemente il Crocus, l'acqua in eccesso potrebbe non essere gradita e causare marciumi.

Esposizione

Posizionare i bulbi in zona soleggiata o a mezz'ombra. Il Crocus è una pianta abbastanza rustica e non teme il freddo ma nelle zone con un clima rigido, in inverno, procedere una superficiale pacciamatura di foglie da togliere non appena spunteranno i primi germogli a fine stagione.

Malattie e Parassiti

Sempre per la sua caratteristica di rusticità questa pianta è abbastanza resistente e non accusa particolari problemi. Basta evitare i ristagni d'acqua causa di fastidiose muffe. In alcuni casi può essere colpita da malattie fungine, insetti e parassiti che attaccano foglie e petali.

Varietà

Pianta con fioritura in primavera ed inverno in base alla specie.