La pianta del mais, fin dall'antichità, veniva impiegata per preparare bevande alcoliche, zucchero, per nutrire gli animali e coprire i tetti delle capanne.
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Storia e Curiosità
La pianta del mais è originaria del Sud America e si pensa che esistesse già prima che Colombo scoprì il continente. Dopo l'arrivo dell'esploratore, infatti, la coltivazione si diffuse in maniera importante negli Stati Uniti e in Europa. Inizialmente, però, era considerato alla stregua di altri cereali e usato soprattutto come foraggio per gli animali. Successivamente vennero comprese le sue proprietà alimentari, tra cui la ricchezza di sali minerali, fibre, amido e acido folico. Dai chicchi di mais macinati si ottiene una farina da cui è possibile ricavare la maizena. Questa si utilizza per preparare dolci e pasta per celiaci, per usi cosmetici (creme) e farmaceutici.
Terreno
Il terreno ideale deve essere ben drenato, poco acido, sciolto e con una buona dose di nutrimento.
Annaffiatura
Per avere un raccolto apprezzabile è necessario irrigare in maniera costante, specialmente durante il periodo di fioritura. D'altro canto, il mais non sopporta la siccità.
Esposizione
Il mais preferisce un clima moderatamente caldo e non arido, ma resiste bene anche dai 10°C in poi. Soffre sia le gelate che il troppo vento, e ha bisogno di una buona esposizione al sole.
Malattie e Parassiti
Arvicole, piralide del mais, diabrotica del mais, afidi, coleotteri, cavallette e tripidi sono comuni parassiti.
Varietà
Il mais è una pianta erbacea annuale che può arrivare ai 170-180 cm. Circa. Di solito le piante sono composte da 3-4 pannocchie ciascuna. La pianta è formata da uno stelo (fusto) che ricorda le canne di bambù, alto poco più di due metri.
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